Il cavallo

Un’anima.

Quattro zoccoli.

Una criniera.

Una coda.

Amici dell’uomo da millenni.

Mai schiavi davvero.

Sempre lontani, un poco selvatici.

Diversi dai cani, un pò simili ai gatti, uguali a nessuno.

Occhi lucidi profondi come canyon.

Groppe.

Muscolose.

Un fiato dolce d’erba, saporito di fieno.

Una voce che fa nitrito.

Gambe di tendini, di forza, di veloce fuga.

Pensieri fatti di ossa, tendini, e muscoli.

Luminose scie nel buio.

Stelle forse.

Nobili angeli con le ali infangate dall’uomo

che tiene le redini

di questi esseri incredibili

e troppo lontani dalle nostre coscienze per essere capiti davvero.

Fiato che si fa nuvola nel freddo del mattino,

ed esce dal morbido naso di velluto

di un essere antico

e ricco di tutto quello che l’Uomo non avrà mai:

La tenerezza di un’anima selvaggia

(H. Thomson)

L’equitazione non è uno sport come gli altri. Unisce infatti due esseri completamente diversi, che per loro stessa natura non hanno niente a che fare l’uno con l’altro. Il cavallo è il nostro specchio. Chi vuole progredire deve guardare se stesso dentro al proprio cavallo. Dobbiamo essere consapevoli di ciò che siamo e accettare di cambiare. Accettare di rimetterci in discussione quando le cose non vanno. Accettare l’idea che le reazioni del cavallo sono le risposte al nostro atteggiamento fisico e mentale…..Essere capaci di comprendere i messaggi che il cavallo ci invia, fargli capire ciò che vogliamo da lui e capire a nostra volta ciò che lui ci vuole dire. Cerchiamo quindi un punto d’incontro e un approccio con il cavallo attraverso lo studio e la comprensione della sua natura.

(L. Capellini)

“Armonia e  potenza  in unico corpo. Velocita’ e leggerezza in un unico gesto. Anima selvaggia che  nessuno riuscira’ a far sua.”

(Anonimo)

Nel montare un cavallo noi prendiamo in prestito la libertà.

(H. Thomson)

“La brutalità comincia dove finisce la conoscenza.”

(C. de Knuffy)